Il Molise Etnico di Marcello Pastorini: realismo magico e sacralità della terra

Conosciamo Marcello Pastorini, ideatore dei nostri cammini in Molise, tornato alla sua terra per raccontare in musica e poesia la cultura e le tradizioni della vita rurale frentana.

Incontrare Marcello è stato come confermare l’idea di fondo che smuove i nostri eventi nomadi: dietro ad ogni viaggio e ad ogni esperienza, prima di tutto ci sono le persone.
Non ci stupisce, quindi, la spontaneità e l’immediatezza con la quale gli abbiamo proposto di disegnare per noi dei percorsi lungo gli antichi tratturi a contatto con il Molise più autentico.

Marcello è un insegnante, alle spalle ha una vita da migrante che l’ha portato all’estero, tra città e paesi dove non ha mai scelto di fermarsi.

Nel suo stato di nomade, ha sempre sofferto la mancanza del legame a valori e simboli di un’appartenenza che lo ha riportato alla sua terra, scelta sposata e condivisa da tutta la famiglia.

Oggi vive in campagna dove può soddisfare il suo desiderio di tornare alla vita rurale, “soprattutto tra le fronde degli ulivi” (…), uno stile di vita che gli consente di dare forma alle storie che una nonna bracciante gli raccontava quando era bambino, in un mondo caratterizzato da un “realismo magico”.

Ma Marcello non è uno che si accontenta e l’amore per la sua terra lo spinge ad impegnarsi nel recupero e nella valorizzazione di quei simboli che hanno il sapore di casa e che per lui sono stati il richiamo alle radici.

Così, nel 2008, fonda l’Ecomuseo Itinerari Frentani nel tentativo di trovare un filo conduttore tra l’identità del territorio e gli elementi che lo caratterizzano, ruolo che da sempre è riconosciuto alla cultura agricola e pastorale.

In questi 13 anni, con Ecomuseo Itinerari Frentani  Marcello ha contribuito alla conservazione, valorizzazione e recupero della memoria storica, delle tradizioni, delle feste e dell’ambiente naturale e antropico del Molise Frentano, mettendoli in relazione con l’economia e la “cultura agro-pastorale baciata dal mare” che lui stesso definisce “l’humus in cui tutti questi elementi affondano le radici”.

Lo ha fatto riscoprendo parte degli antichi tratturi e bracci che attraversano la regione lungo i quali ha disegnato percorsi turistici e naturalistici dedicati a quei viaggiatori che cercano il contatto con la natura e l’autenticità dei luoghi che visitano.

Lo ha fatto ideando iniziative volte alla valorizzazione dei siti archeologici, dei centri storici, delle Vie Sacre, dell’arte e della cultura, dell’enogastronomia e dell’oralità popolare di questa piccola ma ricchissima regione nella regione.

Lo ha fatto partecipando alla fondazione dei Cantori della Memoria, un gruppo di musica etnica molisano che ha in repertorio brani popolari locali, poesie musicate di poeti del Molise Frentano e brani che lui stesso ha scritto e composto.

E, con lo stesso entusiasmo e la stessa passione, continua a farlo raccontando (e cantando) un Molise che porta le persone nelle case, nei campi, a contatto con la gente del posto e con le loro vite ad ascoltare i racconti di un passato che ha disegnato il presente nel quale il viaggiatore vive l’esperienza.

Marcello guarda al futuro con lo stesso desiderio di un tempo: far scoprire al viaggiatore percorsi ormai abbandonati e pratiche quasi dimenticate e promuovere il ritorno ad una vita lenta che sia in grado di dare spazio alla modernità senza snaturare l’identità del territorio, promettendo di accogliere i viaggiatori con la solita calda accoglienza e un sorriso sincero.

Attraversare il Molise accompagnati da Marcello vuol dire essere dentro a una lunga festa popolare fatta di poesia, racconti, canti e paesaggi, vuol dire aprire uno scrigno di valori che riconoscono la sacralità della terra e dei suoi prodotti.

Il viaggiatore ricambia con il suo stupore, con lo sguardo emozionato e con la promessa di tornare presto per immergersi ancora nel suo realismo magico.

 

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Se sei curioso di conoscere il Molise etnico e vuoi calarti nelle sue tradizioni popolari, dai un’occhiata al nostro viaggio sostenibile In Cammino lungo gli antichi tratturi